Domotica e fotovoltaico sono tecnologie che permettono di risparmiare sui consumi domestici, aumentando l’efficienza energetica degli edifici e diminuendo il nostro impatto sull’ambiente. Analizziamo qui i vantaggi derivanti dall’adozione di un impianto solare e domotico, e quale sia la situazione italiana in merito al loro utilizzo.
Casa domotica, quali i vantaggi
Una casa domotica fornisce diversi vantaggi, legati soprattutto al comfort domestico e al risparmio energetico. La domotica ci permette infatti di gestire in modo semplice e intuitivo i diversi impianti di casa collegati tra loro, evitando inutili sprechi di energia e garantendo un effettivo risparmio sui consumi domestici. Grazie al costante monitoraggio dei consumi avremo una panoramica sempre aggiornata in merito a quanto consumiamo in casa, permettendoci anche di capire dove possiamo andare a risparmiare per minimizzare il nostro impatto ambientale. Un impianto domotico sfrutta le tecnologie IoT non solo per memorizzare le abitudini domestiche ma anche per intervenire in autonomia al fine di ottimizzarne le prestazioni. L’utente domestico, grazie alla domotica potrà regolare:
- l’illuminazione
- il consumo di corrente
- la termoregolazione e il riscaldamento
- la diffusione sonora
- l’apertura e chiusura di porte, cancelli, finestre e tende
- l’irrigazione del giardino
- gli elettrodomestici.
Approfittando della copertura internet potremo collegare in wi-fi il nostro impianto domotico, così da poterlo controllare anche da remoto in modo semplice e intuitivo utilizzando il nostro smartphone.
Smart home e domotica, la situazione in Italia
Il mercato delle smart home in Italia continua a registrare una forte crescita, raggiungendo nel 2019 il valore di 530 milioni di euro, con una crescita del 40% rispetto al 2018.
A far crescere il mercato sono soprattutto i diversi vantaggi inerenti alla sicurezza, alla possibilità di utilizzare comandi vocali e programmare gli elettrodomestici da remoto, uniti al risparmio energetico. Sono in particolare gli strumenti domotici per la sicurezza ad essere i più apprezzati dai consumatori italiani, tanto da occupare il 28% della fetta di mercato, seguiti da gli smart home speaker (18%) ed elettrodomestici (16%).
Il concetto di domotica è ormai entrato di diritto nella quotidianità delle famiglie italiane, tanto che il 68% degli italiani ha sentito parlare almeno una volta di domotica e smart home e quasi il 40% della popolazione nel 2019 possedeva uno strumento domotico, con una frequenza di utilizzo in aumento del 7% rispetto al 2018. La crescita del mercato e la diffusione degli strumenti domotici ha incrementato anche la consapevolezza degli italiani legata al loro utilizzo: circa il 64% è in grado di installare in autonomia un oggetto smart, con una crescita del 10% rispetto al 2018. A frenare gli italiani rimangono i dubbi legati alla sicurezza dei dati e alla privacy: nel 2019 più della metà della popolazione ammette di essere restia a condividere i propri dati personali e la percentuale è in aumento del 3% rispetto al 2018.
Impianto fotovoltaico, come funziona
Anche l’impianto fotovoltaico, al pari della domotica, rappresenta una delle tecnologie più innovative che permettono di risparmiare sui consumi e aiutare l’ambiente, riducendo le emissioni di C02. Un impianto a pannelli solari è in grado di assorbire l’energia solare e trasformarla in energia elettrica, permettendo un immediato risparmio sui consumi fino all’80%. Inoltre, grazie all’azione combinata con il sistema di accumulo fotovoltaico, una speciale batteria in grado di immagazzinare l’energia prodotta ma non ancora utilizzata, possiamo diventare autosufficienti dal punto di vista energetico, azzerando le bollette di luce e gas.
La caratteristica principale di un impianto fotovoltaico è data dalla possibilità di sfruttare per i nostri consumi domestici una fonte di energia rinnovabile da offerte e fornitori adatti, come il solare, allontanandoci dai combustibili fossili inquinanti e destinati ad esaurirsi come gas, petrolio e carbone. Le energie rinnovabili, che comprendono anche l’energia idrica, eolica e la combustione di biomasse, rappresentano la scelta di grande sostenibilità per il pianeta e, in particolare l’energia solare, è in prima linea per lo sviluppo di fonti pulite, una delle misure più importanti e urgenti per la lotta contro il cambiamento climatico.
Al momento attuale, le fonti rinnovabili rappresentano la seconda fonte di energia elettrica al mondo e contribuiscono al 26% del fabbisogno energetico globale, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere almeno il 30% entro il 2040, se si vogliono raggiungere gli standard minimi per fronteggiare la crisi climatica e ambientale che stiamo vivendo.
La situazione delle energie rinnovabili in Italia
In Europa, l’Italia rappresenta il terzo paese per contributo di green energy e al secondo posto per la produzione di energia elettrica green.
Questi sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto del GSE (Gestore Servizi Energetici) che analizza e mette a confronto i dati relativi alle energie italiane ed europee.
Le statistiche riportate dal GSE fanno riferimento al 2018, quando in Italia, le energie rinnovabili hanno coperto il 17,8% dei consumi complessivi nazionali, superando gli obiettivi europei, fissati al 17%, sebbene abbiano registrato una flessione dell’1,5% rispetto al 2017.
Questo calo, secondo le analisi del GSE, è dovuto fondamentalmente alla concentrazione degli impieghi di energie rinnovabili e all’aumento dei consumi complessivi nazionali.
Per l’Italia il raggiungimento del 17,8% rappresenta comunque un obiettivo importante ed eccezionalmente positivo: il nostro paese infatti è risultato l’unico tra le grandi potenze europee ad aver superato gli obiettivi definiti da Bruxelles e fissati al 17%.
Fotovoltaico, la situazione in Italia
Analizzando in particolare la situazione del fotovoltaico in Italia, emerge come a fine 2019 risultano installati oltre 880.000 impianti fotovoltaici, in grado di produrre un’energia totale di circa 21GW. Nel corso dell’anno sono stati realizzati oltre 58mila nuovi impianti solari, che hanno permesso un aumento della potenza nazionale di circa 750 MW, confermando il trend in crescita degli ultimi anni.
La maggior parte di nuovi impianti fotovoltaici presenta una potenza inferiore ai 20kW, maggiormente sfruttati per i consumi domestici. Altrettanto positiva è la ripresa degli investimenti sugli impianti solari a potenza maggiorata, oltre i 5MW, che si è registrata soprattutto nelle regioni del Sud Italia.
Nel 2019, su un totale di 115 Twh di energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti di energia pulita, il solare ha coperto una quota pari al 20%, registrando un incremento del 4,6% rispetto all’anno precedente. Facendo una rapida stima, è stato calcolato che per ogni 10kWh prodotti dalle rinnovabili, 2kWh provengono dall’energia solare.
Analizzando più da vicino la presenza di impianti fotovoltaici nelle regioni italiane, emerge che la Lombardia è la regione italiana con la maggior presenza di impianti fotovoltaici, con un numero che si attesta intorno alle 135.000 unità, circa 10.000 in più rispetto al 2018. Al secondo posto, dopo la Lombardia, troviamo il Veneto che vanta circa 124.000 impianti: queste due regioni da sole si concentrano circa il 30% degli impianti totali nazionali. In generale il 55% degli impianti solari si concentrano nel Nord Italia, il 28% al Sud Italia e nelle isole e circa il 17% al Centro Italia.
La regione Puglia può vantare il primato italiano per quanto riguarda la potenza installata, oltre 2,8 GW e oltre 3,6 Twh di energia elettrica proveniente dal sole. La Puglia, da sola, copre quasi il 15% della produzione nazionale, seguita da Lombardia (2,4 Twh) ed Emilia-Romagna (2,3 Twh).
Analizzando nello specifico i dati relativi all’autoconsumo fotovoltaico, uno degli strumenti più importanti a favore della sostenibilità ambientale, è emerso che nel 2019 l’energia prodotta e autoconsumata dagli italiani ha superato i 4.700 Gwh, ovvero quasi il 20% della produzione complessiva degli impianti solari. A livello domestico, quasi tutti gli impianti fotovoltaici sono in autoconsumo, con ottimi risultati provenienti in particolare dal settore industriale e terziario, che hanno raggiunto rispettivamente il 39% e il 45% in termini di percentuale di energia autoconsumata sul totale dell’energia prodotta.
Particolarmente positivo è anche la crescita registrata dei sistemi di accumulo fotovoltaico, che nel 2019 hanno registrato un aumento del 50% rispetto all’anno precedente, sia in termini numerici che di potenza ottenuta.